BARRIERA EMATOENCEFALICA
LARF – LABORATORIO ANALISI RICERCA E FISIOPATOLOGIA, Università di Genova
Gli esseri umani e l’ecosistema, abitualmente, sono esposti a più composti chimici che diventano fattori di stress cumulativi. La contemporanea esposizione a più contaminanti, infatti, può aumentarne gli effetti tossici.
[OBIETTIVO RAGGIUNTO]
SINDROME DI RETT
Dr. Manuela Cassotta – Università di Trieste
La Sindrome di Rett, RTT, è una malattia dello sviluppo neurologico che colpisce quasi esclusivamente le bambine (1 caso su 10000 di nuove nate) ed è la seconda causa di ritardo mentale nelle bambine.
PROGETTO MULTI ORGANO
Università degli Studi di Pavia
Il progetto si occupa dello studio di xenobiotici, siano essi ad azione tossica o protettiva da agenti che provocano stress ossidativo.
NANOVETTORI PER DRUG DELIVERY
Università degli Studi di Verona
Gli studi sulla permeabilità delle barriere biologiche sono di fondamentale importanza sia per lo sviluppo di sistemi di somministrazione farmacologica, sia per le valutazioni tossicologiche.
NEXT GENERATION IN VITRO TESTING
Università degli Studi di Pavia e Istituto Auxologico Italiano
Questo progetto è concepito per consentire ai ricercatori di studiare in profondità il cross-talk neuro-immunitario e l’ottimizzazione tra sistemi nervosi e cardiovascolari.
PROGETTO DI STUDIO DELL’EFFETTO DI NUOVI INIBITORI DI ACETILAZIONE
Istituto di Biologia e Patologia Molecolari, CNR – Università La Sapienza di Roma
Obiettivo del progetto è quello di studiare l’effetto di alcuni nuovi inibitori di acetiltrasferasi identificati negli anni passati su colture di cellule cancerose.
MODELLO IN VITRO INNOVATIVO PER LO STUDIO DELLA PROGESSIONE METASTATICA NEL CRC
Università degli Studi di Trieste
Validazione di un modello in vitro innovativo per lo studio della progressione metastatica del CRC in un contesto fisiologico maggiormente rappresentativo della situazione in vivo e conseguente riduzione/sostituzione dell’impiego di modelli animali.
SPONTANEOUS ULTRA-WEAK PHOTON EMISSION IN HUMAN CORONARY ARTERY
Università degli Studi di Pavia e Istituto Auxologico Italiano
L’emissione di fotoni spontanei (UPE) è risultata essere un fenomeno comune nei sistemi biologici ed è stato anche correlato agli stati patologici.
STUDENTI PER IL PROGRESSO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Ci piacerebbe collaborare con gli studenti di tutta Italia per unirci assieme nella richiesta, indirizzata ai Dipartimenti scientifici di tutti gli Istituti Universitari, di offrire la possibilità agli studenti non solo di discutere e confrontarsi sul tema dei metodi alternativi, ma anche di introdurre corsi teorici e/o pratici, bandi e concorsi che promuovano i suddetti. E’ un’iniziativa aperta a tutti gli studenti che credono in una ricerca medico-scientifica tecnologicamente avanzata di rilevanza umana che abbandoni definitivamente il modello animale, una ricerca che si metta sempre in discussione, in modo tale che possa rinnovarsi costantemente, perché:
“Il divertimento della ricerca scientifica è anche trovare sempre altre frontiere da superare, costruire mezzi più potenti d’indagine, teorie più complesse, cercare sempre di progredire pur sapendo che probabilmente ci si avvicinerà sempre di più a comprendere la realtà, senza arrivare mai a capirla completamente”
Margherita Hack
A chiunque si azzardi di parlare di metodi sostitutivi, viene detto che la vivisezione è ancora necessaria ed insostituibile nella ricerca. A quanto pare quindi, sembra venga dimenticato come il concetto stesso di scienza implichi un’inarrestabile ed imprescindibile necessità di continuo rinnovamento e superamento dei propri limiti e per questo, di conseguenza, non si possa mai dire di aver raggiunto un traguardo finale, quanto piuttosto una delle tante tappe. Ci appare paradossale come dall’Ottocento ad oggi ci sia stata un’evoluzione in qualsiasi campo, passando dal telegrafo ai cellulari di ultima generazione, dalla locomotiva ai treni ad alta velocità, dalle candele alla luce elettrica, mentre l’unico ambito in cui non solo si è rimasti ad un metodo antico, ma addirittura si nega che ci possa essere un progresso tecnologico, sia quello più importante, quello determinante per la nostra salute e il nostro benessere.
Di seguito vogliamo mostrare alcuni modelli di ricerca che non prevedono l’uso di animali, utilizzati nei corsi teorico-pratici che organizziamo. Essi sono l’esempio di come una ricerca etico-scientifica non solo sia possibile, ma dovrebbe anche essere l’unica esistente.